Dimagrire dopo i 50 anni: gli errori e i cibi da evitare - iO Donna

2022-09-10 04:46:38 By : Ms. Erica Ho

D imagrire dopo i 50 anni, soprattutto quando inizia la menopausa, è un’impresa che richiede una certa dedizione. Ma non solo. Occorre essere ben informati, evitare il fai da te e i consigli rubati dai social senza la supervisione di uno specialista professionista, che saprà indicare la via giusta in base alle caratteristiche di ogni paziente.

Stare a dieta non piace a nessuno. Ma non è una dieta che può ridurre i chili di troppo. È il cambiamento di stile di vita, che passa da un nuovo piano alimentare, fatto di giuste combinazioni e quantità di cibo, e dal movimento mirato. Ma non solo.

Tuttavia ci sono principi di base che è bene conoscere a prescindere dalla necessità o dal desiderio di dimagrire. Piccoli ma preziosi suggerimenti particolarmente utili per le donne intorno ai 50 anni, quando l’accumulo di qualche chilo inizia a comparire nonostante gli sforzi.

Insomma uno stile alimentare, più che una dieta, ispirato agli studi scientifici più recenti e multidisciplinari, che lasci a ciascuno una certa libertà di scelta degli alimenti. Ma che serva da guida per evitare errori che oltre a favorire l’accumulo di grasso e l’invecchiamento, nuocciono alla salute.

Ne abbiamo parlato con il dottor Marco Ciambotta, Nutrizionista e Ricercatore in Biologia, che crede fermamente in un piano nutrizionale che educhi tutti a sani comportamenti alimentari. Non solo per dimagrire, ma per stare bene anche dopo i 50 anni.

«In generale è bene ricordare che gli abbinamenti “errati” sono controproducenti solo se protratti per lungo tempo o in un contesto di alimentazione ipercalorica. Nelle eccezioni, o in contesti normo o ipocalorici, gli abbinamenti rivestono un ruolo secondario ai fini del risultato. Proprio in questi casi però porre l’attenzione ad abbinare gli alimenti può avere un ruolo significativo per creare e mantenere un regime alimentare sostenibile», consiglia il dottor Ciambotta.

Come spiega il dottor Ciambotta, «l’obiettivo principale è quello di rallentare il processo di invecchiamento e prevenire le malattie cronico degenerative, agendo su tre aspetti correlati:

1) contrastare i radicali liberi con i cibi antiossidanti, come succo di uva nero, mirtilli, cavolo nero cotto, spinaci cotti, fragole, avocado.

2) ridurre l’infiammazione cronica di basso grado con sostanze antinfiammatorie

3) fornire tutti i nutrienti essenziali per il mantenimento della massa magra».

«Abbinare gli alimenti non serve a dimagrire, ma permette di creare e mantenere le condizioni ottimali (fisiologiche e psicologiche) per creare il deficit energetico utile per il dimagrimento o il miglioramento della composizione corporea», precisa lo specialista.

Gli errori più frequenti riguardano la gestione dei carboidrati. Da una parte si tende a fare pasti composti da soli carboidrati (piatto di pasta a pranzo o pizza), al contrario invece quando si cerca di controllare l’alimentazione, nelle diete “fai da te”, si tende a fare troppi pasti senza carboidrati.

Regimi alimentari in cui i carboidrati sono stati ridotti troppo o eliminati completamente, se protratti per troppo tempo, senza il supporto di uno specialista, generano una condizione di insulino-resistenza. E, successivamente, il metabolismo non sarà più in grado di gestirli correttamente quando saranno reinseriti nell’alimentazione generando il dannosissimo effetto yo-yo. Pasta senza ingrassare: tutti i consigli guarda le foto

Al contrario anche fare uno dei pasti con soli carboidrati, soprattutto se ad alto indice glicemico, non è la scelta giusta perché possono provocare sonnolenza post-prandiale e successiva fame. Questo è il caso di colazioni fatte con soli carboidrati che non saziano abbastanza e possono provocare una fame eccessiva dopo pochissimo tempo.

Un altro errore abbastanza comune è quello di eliminare i carboidrati dalla cena. I carboidrati la sera hanno effetti fantastici perché permettono di migliorare l’umore, la qualità del sonno, il recupero muscolare e riequilibrano l’idratazione corporea. Tutti fattori fondamentali per avere una buona composizione corporea.

Altro errore comune è quello di combinare troppi carboidrati e grassi insieme nello stesso pasto. Il metabolismo in questo caso depositerà i grassi nel tessuto adiposo e utilizzerà i carboidrati come substrato energetico. Molti prodotti spazzatura, il cosiddetto “junk food”, sono caratterizzati proprio da alti carboidrati e grassi mentre in natura non esiste nessun alimento contenente alti carboidrati e grassi. Vino: 10 consigli per gustarlo senza ingrassare guarda le foto

Altro errore diffuso è quello di non inserire proteine ad ogni pasto principale. Non abbiamo una vera e propria riserva proteica nel corpo (a differenza dei grassi e carboidrati) e sarebbe bene distribuire le proteine ad ogni pasto principale partendo dalla colazione che è il primo pasto dopo ore di digiuno. Le proteine, oltre a fornirci gli aminoacidi essenziali per un corretto funzionamento del metabolismo, consentono di gestire meglio la sazietà. Carboidrati: 10 consigli per mangiarli senza ingrassare guarda le foto

Così come le fibre, contenute prevalentemente in frutta fresca, verdura e legumi che non dovrebbe mai mancare nei pasti principali.

Tutti gli alimenti spazzatura e più in generale tutti gli alimenti processati che presentano un basso valore nutrizionale. Tra questi: Ricevi news e aggiornamenti sulle ultime tendenze beauty direttamente nella tua posta Iscriviti alla newsletter

Leggi anche › Zucchero nascosto, dolcificanti e “light”: attenzione a questi cibi “senza” Dimagrire dopo i 50 anni: i suggerimenti per restare in forma X