Rimini. Riqualificazione del porto. Interventi sulle banchine, illuminazione e servizi per la pesca.

2022-08-13 07:02:43 By : Mr. Bill Jiang

RIMINI. È risultato al primo posto tra i progetti presentati alla Regione e ammissibili al finanziamento, l’intervento che il comune di Rimini ha candidato ai contributi del bando Feamp 2014/2020, destinato al miglioramento delle infrastrutture dei porti di pesca, delle sale per la vendita all’asta e ripari di pesca.

L’intervento rientra nelle azioni che l’Amministrazione comunale sta adottando per una complessiva riqualificazione e ammodernamento dell’area portuale, mirato a continuare a migliorare l’infrastruttura e a rendere più agevole l’attività dei tanti operatori che quotidianamente la frequentano. Il progetto nello specifico consentirà di intervenire su entrambe le banchine, di destra e di sinistra del porto, per migliorare l’infrastrutturazione del molo di Levante e le dotazioni dell’ingresso del porto.

Sul molo di levante ’Capitan Giulietti‘ si renderà più efficiente l’impianto di illuminazione della banchina, attraverso l’installazione di lampade a led a sostituzione dei vecchi apparati illuminanti e con la predisposizione degli impianti di alimentazione a servizio degli operatori della pesca. Nuova illuminazione a led e nuovi impianti di alimentazione previsti anche per la banchina di destra, con inoltre la sostituzione di 30 parabordi di attracco dei pescherecci. Nella banchina di sinistra è previsto il del ripristino della pavimentazione in selciato del tratto utilizzato dagli operatori della pesca, a completamento dell’intervento già realizzato, oltre alla sostituzione di dieci parabordi di attracco dei pescherecci e alla realizzazione della segnaletica orizzontale e verticale. Infine, il progetto comprende la realizzazione all’ingresso della banchina del porto di due locali prefabbricati destinati allo stoccaggio temporaneo del pescato grazie alla installazione di tre celle frigorifere e altri tre locali utilizzati come ripostiglio e deposito. I due moduli hanno superficie utile di circa 100 mq e saranno realizzati con struttura in acciaio schermati con pannelli di rivestimento in doghe di legno della stessa tipologia di quella già utilizzata per le isole ecologiche già realizzate.

Il progetto, che come detto ha ottenuto il punteggio più alto nella graduatoria definita dalla regione Emilia Romagna per l’accesso ai contributi, ha ottenuto un finanziamento di oltre 772mila euro, a fronte di un investimento complessivo di 999.500 euro, ma sono in corso verifiche da parte dell’amministrazione per verificare la possibilità di intercettare ulteriori fondi. Risorse che vanno ad aggiungersi a quelle già ottenute dal comune di Rimini per oltre 1,2 milioni di euro, sempre attraverso il bando Feamp 2014/2020, che ha permesso di intervenire in diversi stralci sull’area del molo di Levante, del faro, delle banchine, con particolare attenzione al miglioramento delle dotazioni e dei dispositivi di servizio alla marineria. Sempre attraverso i fondi Feamp, attraverso il Flag Costa Emilia Romagna, è stato possibile realizzare il Museo diffuso della marineria, un percorso turistico-culturale di promozione e valorizzazione dei luoghi della cultura e delle tradizioni della marineria riminese.

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Non molla. Lui, Toto di Vindobona, che col chiarore dei suoi vestimenti evoca alla mente i fantasmi di illustri antesignani: Policrate di Samo, Clistene di Sicione, Pisistrato di Atene e Dionigi di Siracusa. Lui, certo, non ne vuol sapere di omaggiare la ' rossa' per quel che è la 'rossa'. Per il bene suo e delle sue 'frecce', ma non delle auto che volano nelle piste. Invocando ( fantomatiche) ragioni di sicurezza la Fia, che non dal nostro buon Domenicali dov'essere governata ma dall'avvocatessa Shalla Ann Rao, ex consulente Mercedes, grande amica del Toto, ha deciso di passare dalle ciacole ai fatti. Tanto sa che contro la forza ragion non vale. Porpoising e bouncing infatti sono termini che indicano un qual saltellamento delle monoposto sul rettifilo, fenomeno che disturba assai ( guarda un po') soprattutto i due della Mercedes, che come nel passato, non riuscendo a tirar fuori il ragno dal buco, aborriscono il merito e invocano il diritto. Tant'è che non sono pochi quelli che vorrebbero 'segare' le ultime sette maglie iridate ( almeno) in due parti per assegnarne una al pilota e l'altra al menagers, in questo caso al Toto di Vindobona, che attorno alle ' frecce' altro non vuol che il vuoto assoluto. Guai a chi non le fa vincere! Guai a chi non si genuflette al loro rombare ! Ovviamente l' avvocatessa Shalla Ann Rao del diritto di veto della 'rossa' se ne sbatte assai. Del resto ha forse già saputo che il buon Binotto altro non sogna che di tornare a pesca sul suo Lemano, e che i concorrenti attorno più che a formare un gregge altro non faranno. E così dopo aver visto una F1 rinascere dopo un decennio passato in cattività, dovremo aspettarcene un altro simil più o meno. Comunque, mal che vada, torneremo a spegnere il televisore, come abbiamo fatto con la F1 per un decennio, dove vedere la 'rossa' costretta al palo era men divertente della corsa con i sacchi o della gara con carriola e rana sopra.Dal Gp di Spa entra dunque in vigore la direttiva 30/2022. Estrapoliamo. Dal 2023 il fondo dovrà essere di 25 mm più alto da terra rispetto ad ora. Verrà introdotto il test di deflessione laterale del fondo più severo. Con un sensore più preciso per riqualificare l'oscillazione aerodinamica. Dicono che anche pinguini conoscono il canto degli Italiani. Molto, grazie allo sport. Anzi agli sport. Nell'atletica fin alla prossima Olimpiade contiamo 5 medaglie d'oro. Aspettiamo comunque conferme dai prossimi Europei. La pallanuoto uomini sta in vetta al mondo delle piscine, quella femminili va ritornando. Soddisfazioni arrivano da un volley di riconosciuto valore planetario per ambo i sessi. Nel basket aspettiamo che il Pozz ci liberi ( finalmente) da quelli che snobbano la maglia azzurra per mandare in campo quelli che la amano. Nel tennis, volendo, cominciamo a vedere la possibilità di agguantare qualche Slam. Nel nuoto abbiamo la ' squadra più forte di sempre' e se al Foro Italico dovessimo fare incetta di metalli pregiati nessuno si meraviglierebbe. Grande è anche la tenuta agli Europei della pista dei nostri ragazzi dl ciclo che si battono contro altri senza manco contare su un impianto all'altezza. Meravigliose sono le squadre di ginnastica, tra leggiadre farfalle e graziose piccolette ora installate nell'elite mondiale. Gloria infinita ai motori. Con un Pecco alla caccia del Fabio. Probabilmente stiamo dimenticando qualcuno/a. Non il calcio che se non la smette d'inseguire i miti d'Albione come lei lo regalerà ad oligarchi, sceicchi e fondi che giocano il Mondiale a Natale, la Champions nel mese di Pasqua ( magari sotto qualche tenda tra deserto e steppa), il Campionato tra un ritaglio di tempo e l'altro. Infatti, che centrano corridori dai piè veloci con artisti dai tocchi fantasiosi?

'Terapia Forestale 2' esce come opera completamente nuova rispetto al precedente volume offre un quadro completo, aggiornato e originale, che ambisce a diventare il riferimento nazionale per questa disciplina in rapida espansione. Il nuovo volume sulla Terapia forestale, pubblicato da Cnr Edizioni, è frutto della campagna di ricerca condotta dal Cnr attraverso l’Istituto per la BioEconomia (Cnr-Ibe) insieme al Club alpino italiano, attraverso i relativi Comitato scienti fico centrale (Cai-Csc) e Commissione centrale medica (Cai-Ccm), e con la collaborazione scienti fica del Cer fit (Aou Careggi, Firenze).

Fotografo professionista dal 1983, dai primi anni Duemila il ravennate Luigi Tazzari lavora a progetti finalizzati a mostre e libri fotografici dedicati a un territorio - quasi sempre la Romagna - o al racconto di vissuti marginali o poco conosciuti. I suoi scatti documentano la realtà in immagini minuziosamente curate e prive di retorica che vanno oltre la visione nostalgica o documentaristica, enfatizzando il gusto estetico e la spontaneità che emerge dall'osservazione. In questa occasione l'occhio di Tazzari si sofferma sulla diga foranea sud di Marina di Ravenna realizzata, come quella di Porto Corsini, all'inizio degli anni Sessanta per creare un grande avamporto funzionale alla fruibilità del porto di Ravenna. Da allora i due manufatti fanno parte del paesaggio locale e sono meta di numerosi pendolari che amano percorrere i 2.700 metri della loro lunghezza, inoltrandosi verso il mare aperto. La mostra, promossa dall'associazione Capit Ravenna e Pro Loco Marina di Ravenna, sarà visitabile fino al 28 agosto, ogni sabato e domenica dalle ore 21, alle ore 23.

Omaggio alle vittime dell'eccidio nazifascista avvenuto nel 1944. La cerimonia si è svolta presso il monumento di via del Cippo, in fregio alla via Cervese, ed è stata caratterizzata dal posizionamento di una corona commemorativa, di un nastro tricolore e da un momento di raccoglimento. Questi i nomi dei caduti: don Francesco Babini, Riziero Bartolini, Alfredo Cavina, Antonio Lucchini, Biagio Molina, William Pallanti, Edgardo Ridolfi, Mario Romeo, Antonio Zoli, Luigi Zoli. Insieme a loro, il pensiero è andato a tutte le persone che hanno perso la vita a causa dei conflitti mondiali e alle sofferenze patite dalle famiglie e dei territori, in coerenza col testo scolpito sul monumento: 'Qui al di sopra delle bandiere, delle razze, delle fedi, affratellati dalla morte, caddero perché la libertà patrimonio degli uomini e dei popoli illuminasse il volto rinnovato della Patria'.

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