Come proteggere la pelle dai danni della luce blu

2022-05-21 03:42:39 By : Mr. Frank Pan

Care addicted di smartphone, tablet e pc siete state avvisate

Vi invitiamo a praticare un po' di sano digital detox almeno un paio d'ore al giorno o, magari, ritagliandosi una giornata intera offline durante il weeekend. I vantaggi non si faranno sentire solo in termini di minore ansia e migliore tono dell'umore, ma potrete notare come anche la pelle del vostro viso risulterà più fresca e luminosa. La luce blu emessa dagli schermi luminosi di pc, tablet e smartphone danneggia infatti la superficie cutanea, favorendo la formazione dei radicali liberi, responsabili dell’invecchiamento e dello stress ossidativo. La pausa dai device non è tuttavia sufficiente: la soluzione definitiva è infatti quella di spalmare un velo di protezione solare anche se vi attende una giornata di smartworking tra le mura di casa. Ma lasciamo la parola all'esperta.

Come sottolinea ​Caterina Bristot, dottoressa specializzata in medicina estetica e laser Terapia dello staff del professor Tremolada di Image Regenerative Clinic Milano, "la sorgente principale di luce blu è il sole, ma gli schermi digitali, le luci LED e l'illuminazione fluorescente rappresentato sorgenti aggiuntive. Negli ultimi 15 anni, con l'avvento e l'esplosione della tecnologia digitale, gli studi scientifici sugli effetti negativi della luce blu sulla pelle sono rapidamente aumentati. In una ricerca recente, pubblicata a marzo sulla rivisita Cosmetic Dermatology, si è concluso che gli effetti variano a seconda dell’intensità, della lunghezza d'onda e del tempo di esposizione alla luce blu. In particolare, alta energia e alti tempi di esposizione possono danneggiare il DNA cellulare e tissutale, provocando un tangibile fotoinvecchiamento (oltre che danni agli occhi). Diversamente, bassa energia e bassi tempi di esposizione alla luce blu possono aiutare a prevenire le malattie della pelle. Non a caso nella nostra clinica abbiamo messo a punto un protocollo anti rossori che utilizza anche la luce blu per curare la pelle infiammata, acneica e danneggiata".

La domanda è, a questo punto, solo una: come proteggere la pelle se trascorriamo intere giornate davanti allo schermo del pc, rientrando nella categoria di persone a serio rischio ageing cutaneo da luce blu? Secondo la dottoressa, "è consigliato usare creme a base di vitamina C ed E, con forte potere antiossidante contro i radicali liberi. Bene anche prodotti viso ricchi di vitamina A, ad azione schiarente. Suggerisco un soin viso con fattore protettivo SPF a base di zinco, capace di schermare non solo i raggi UVA e UVB, ma anche gran parte delle altre lunghezze d’onda dello spettro della luce bianca visibile. E se la convivenza strettissima con il pc degli ultimi anni di pandemia ha già portato in eredità macchie e difformità del colorito, spegnendo la vostra pelle, sì a protocolli medico-estetici a effetto brightness che sfruttino, ad esempio, la benefica sinergia tra esfoliazione e radiofrequenza, senza dimenticare il fotoringiovanimento con sedute di IPL (Intense Pulsed Light)".