Kobido, il massaggio giapponese dall’effetto lifting naturale

2022-05-07 08:28:42 By : Ms. Amy Lu

Arriva dal Giappone quest’antica tecnica di massaggio facciale che, attraverso una serie di movimenti coreografici, va ad attenuare le rughe del viso nonché ad allentare le tensioni muscolari offrendo una sensazione di relax e benessere immediato

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Chi non vorrebbe avere una pelle eternamente giovane? Per vedersi con occhi diversi e piacersi non serve fare il patto con il diavolo e tantomeno ricorrere alla chirurgia estetica. Esistono soluzioni decisamente meno invasive ma altamente performanti per contrastare l’invecchiamento del viso e sfoggiare un incarnato compatto, tonico e pieno di luce. E se fosse possibile ottenere un effetto lifting naturale? Non sempre infatti si deve finire sotto i ferri per migliorare il proprio aspetto. La risposta arriva dall’Oriente e ha un nome ben preciso: la ‘via della bellezza’ si chiama Kobido. Quest’antica tecnica di massaggio giapponese infatti, attraverso una serie di precisi e delicati movimenti manuali, agendo sulla muscolatura del volto permette di effettuare una sorta di ginnastica facciale passiva con innumerevoli benefici a livello estetico, psicofisico ed energetico. Aiuta infatti a rinvigorire la pelle ma anche a rilassare la mente offrendo un’esperienza emozionale positiva.

Non un semplice trattamento anti-age dunque. “Conosciuto anche come ‘massaggio dell’eterna giovinezza’ il Kobido, oltre a rendere la pelle più tonica, contribuisce a migliorare il circolo del KI ovvero l’energia vitale 'interna' che esprime, se in equilibrio, la salute per ogni individuo”, spiega Simona Primavera, Kobido licensed facialist che ha appreso l’arte del massaggio facciale direttamente dal dottor James Shogo Mochizuchi, erede di una tradizione che si tramanda da 26 generazioni, per poi portarla in Italia dove ha ricreato Spring Touch, un’oasi giapponese nel cuore di Roma. A chi si addice questo trattamento? A tutti, a prescindere dall’età. Chiunque infatti può sperimentare quest’esperienza terapeutica che - priva di effetti collaterali - consente di ritrovare il benessere e aiuta riequilibrare la propria energia.

Quali sono dunque le origini di quest’antica tecnica? “Le origini del Kobido risalgono alla seconda metà del XV secolo quando in Giappone due maestri di ‘Anma’, antenato del massaggio shiatsu un tempo praticato dai Samurai prima di affrontare un combattimento, si unirono per individuare le tecniche manuali (oltre 1000) in grado di andare a stimolare i distretti muscolari del viso allo scopo di ripristinare equilibrio e salute in tutto il corpo”, afferma la terapista. Stando a quanto si narra, la necessità fu quella di assecondare il sogno di un’imperatrice desiderosa di prendersi cura di sé stessa e della propria bellezza mantenendola inalterata nel tempo. Le premesse sembrano ottime: cosa dobbiamo aspettarci quindi da questo trattamento? “I benefici associati a questa particolare arte sono molteplici: si spazia dall’idratazione cutanea all’effetto rimpolpante e ancora si va dalla distensione delle tensioni muscolari al rilassamento mentale ma anche emozionale. È decisamente un toccasana per mente, corpo e spirito”, illustra l’esperta.

La manualità è tutto. A fare la differenza, infatti, è il tocco magico delle dita dell’operatore che effettua il massaggio. La seduta - la cui durata è di circa un’ora - consiste in un lavoro manuale molto accurato creato su misura per adattarsi alle esigenze della singola persona: “Questa terapia tradizionale giapponese utilizza il potere unico delle mani attraverso una rapida sequenza di movimenti, percussioni e tocchi ultraleggeri che interessano collo, viso e testa. Il rituale può essere praticato su lettino da massaggio o sul tatami e futon come da tradizione”, rivela la terapista. Il trattamento rispetta un protocollo di 48 categorie di tecniche e segue la ritualità della skin care giapponese con doppia detersione, tonificazione, idratazione ed energizzazione. Durante la sessione si utilizzano esclusivamente prodotti naturali che aiutano a ripristinare e a mantenere l’equilibrio chimico della pelle. “Il Kobido combina sapientemente un movimento ritmico veloce con tocchi e sfioramenti molto delicati che, uniti alla digito pressione sui punti energetici usati nell’agopuntura per stimolare i nervi facciali, sollecitano il sistema neurovegetativo, circolatorio e linfatico drenando ed eliminando le tossine”, conclude la professionista.

I risultati si possano riscontrare già a trattamento ultimato: il rituale infonde infatti una sensazione di relax immediato e la pelle appare più tesa e luminosa. Tuttavia per continuare a godere dei suoi benefici, è bene avere costanza: “Inizialmente lo consiglio una volta alla settimana perché aiuta con la memoria della forma del viso”, suggerisce Simona Primavera. Al fine di sperimentare l’autentico Kobido è bene affidarsi a personale qualificato: “Purtroppo in Italia sono presenti tantissime false scuole e istruttori che usano illegalmente il nome Kobido e/o quello del Dr. Shogo Mochizuki. Queste strutture non hanno alcuna affiliazione con la Kobido Japan. Insegnano e usano tecniche che non sono Kobido ma sono state create sulla scia delle imitazioni come avviene in tante altre discipline”, evidenzia l’esperta. Provare per credere.