Ucraina-Russia: le news sulla guerra di oggi 8 settembre. Il Papa: "Rischio terza guerra mondiale" - La Stampa

2022-09-10 04:51:00 By : Ms. yajie zhang

La voce de La Stampa

Papa: «Rischi di escalation nucleare, terzo conflitto mondiale». Estonia vietata ai russi. Rapiti tecnici nucleari. Denuncia Onu: «Due milioni e mezzo di deportati in Siberia, inclusi 38 mila bambini». Esplode a Melitopol la sede del partito di Putin. Missili su Kharkiv, ferito anche un neonato

DIRETTA A CURA DELLA REDAZIONE

È il 197esimo giorno di guerra e il conflitto non si raffredda. Anzi, «ci sono tutte le ragioni per credere che non finirà da nessuna parte nel 2022», allarmano i generali ucraini. Il partito di Putin, “Russia Unita”, ha proposto un referendum di annessione dei territori ucraini il 4 novembre e quasi verso la mezzanotte di ieri la sede, a Melitopol, è stata fatta saltare in aria. A denunciarlo il presidente locale della formazione, Vladimir Rogov, che ha parlato «un attacco terroristico ucraino». È successo poche ore dopo che l'Agenzia internazionale per l'energia atomica ha chiesto la creazione di una zona di sicurezza intorno all'impianto: «L'attuale situazione» nella centrale nucleare, ha sottolineato l’agenzia Onu, «è insostenibile». Un altro allarme arriva nel frattempo dall’intelligence Usa, secondo cui i russi trasferiscono con la forza centinaia di migliaia di ucraini. L’ambasciatore Maurizio Massari, rappresentante permanente al Palazzo di Vetro, in Consiglio di Sicurezza, ha parlato di «violazione dello “jus in bello”». Sul fronte energia, l'Ue si dice pronta al price cap sul gas russo e si attende il vertice di venerdì. «Una stupidità che non ha futuro», attacca Putin, che annuncia lo stop al petrolio e al gas ai Paesi che imporranno il tetto sul prezzo a Mosca. «Sa solo fare ricatti», la replica di von der Leyen.   

Il racconto – Putin passa al comando in mimetica tra le truppe L’audio – Cos'è successo oggi mercoledì 7 settembre Come donare – Fondazione Specchio dei Tempi

Aggiornamenti ora per ora 

23.27 – Sanzioni Usa a società Iran per fornitura droni a Mosca Gli Usa hanno imposto sanzioni ad una società iraniana, la Safiran Airport Services, che ha aiutato a inviare droni alla Russia da usare in Ucraina e hanno ammonito aziende non iraniane a non farsi coinvolgere in tale commercio. La misura è stata presa dal Tesoro due mesi dopo che la Casa Bianca ha divulgato informazioni di intelligence secondo cui Mosca aveva chiesto droni a Teheran per il conflitto in Ucraina.

22.50 – Zelensky, da settembre liberati mille km quadrati dell'Ucraina Il presidente ucraino Volodymyr Zelenskyi ha affermato che dal 1 settembre sono stati liberati più di mille chilometri quadrati del territorio dell'Ucraina. Nel suo consueto discorso serale il leader di Kiev ha elogiato gli «eroi che hanno già liberato dozzine di insediamenti». Lo riporta l'agenzia Unian. «Grazie a tutti coloro che hanno assicurato questo! Grazie all'esercito, ai servizi speciali per ogni bandiera ucraina che è stata reinstallata in questi giorni«, ha sottolineato il presidente.

21.57 – Zelensky: “Elisabetta perdita irreparabile, nostre preghiere sono con Regno Unito” Il presidente dell'Ucraina, Volodymyr Zelenskyy, ha espresso le sue condoglianze alla famiglia reale e alla Gran Bretagna per la morte della regina Elisabetta II, che ha governato il paese per 70 anni. «È con profonda tristezza che abbiamo appreso della morte di Sua Maestà la Regina Elisabetta II - ha scritto su Twitter - A nome del popolo, esprimiamo le nostre sincere condoglianze alla Famiglia Reale, all'intero Regno Unito e al Commonwealth per questa perdita irreparabile. I nostri pensieri e le nostre preghiere sono con voi».

21.23 – Zelensky annuncia liberazione città di Balakliya Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha pubblicato un video che mostra il resoconto delle truppe ucraine sull'esecuzione dell'ordine di liberare la città di Balakliya, nella regione di Kharkiv, dagli invasori russi. Il video è stato pubblicato sugli account social media del presidente, riferisce Ukrinform. «Ogni cosa è al suo posto. La bandiera dell'Ucraina è in una città ucraina libera sotto un cielo ucraino libero! Grazie! Sono orgoglioso di voi! Abbiate cura di voi! Alla vittoria! Gloria all'Ucraina!». Ha scritto Zelensky. Le Forze Armate dell'Ucraina hanno liberato più di 20 insediamenti nella regione di Kharkiv. In totale, più di 700 kmq sono stati liberati dagli invasori russi nelle direzioni di Kharkiv e del sud di Buh, riporta Ukrinform. 

20.41 – Kiev: “Sorbi al fronte senza la nostra approvazione, forse aveva accordi con i russi” Il giornalista italiano Mattia Sorbi, rimasto ferito nei pressi di Kherson nel sud dell'Ucraina, non era accompagnato sul posto da «personale militare» di Kiev, che aveva cercato di dissuaderlo dall'attraversare «la linea di contatto di combattimento senza coordinamento e in un luogo non specificato». Lo afferma in una nota su Facebook il Centro per le comunicazioni strategiche e la sicurezza delle informazioni di Kiev, sottolineando che il reporter aveva lavorato «per il canale televisivo del ministero della Difesa russo Zvezda». «Possiamo presumere che Sorbi avesse precedenti accordi con l'esercito russo», afferma il Centro.

20.12 – Kiev, nuovo blackout nella città della centrale di Zaporizhzhia. Sindaco di Energodar: “Senza luce anche i villaggi circostanti” Nuovo blackout stasera a Energodar, la città che ospita la centrale nucleare di Zaporizhzhia nel sud dell'Ucraina, da settimane al centro degli scontri. Lo ha annunciato il sindaco Dmytro Orlov, citato da Unian. «Per un breve periodo, i fornitori di energia sono stati contenti del ripristino della fornitura di elettricità. Venti minuti fa la luce si è spenta di nuovo. E ancora è così in tutta la città. Riferiscono anche che non c'è luce nei villaggi circostanti e in altri insediamenti della regione», ha affermato Orlov. Nei giorni scorsi, la fornitura di elettricità e acqua a Energodar era stata interrotta a seguito di un raid nell'area della centrale nucleare.

19.45 – Domani a Bari arrivano due navi ucraine con 20mila tonnellate grano Domani arriveranno a Bari due navi provenienti dall'Ucraina e che trasportano complessivamente 20mila tonnellate di grano tenero. Lo comunica l'Agenzia delle accise, dogane e monopoli sottolineando di aver predisposto tutte le procedure necessarie per le verifiche «che saranno effettuate da parte dei propri ispettori specializzati». La prima imbarcazione, la 'Triump IV', arriverà «nella prima mattinata di domani: salpata dal porto fluviale di Reni, confinante con la Moldavia e la Romania, trasporta un carico di seimila tonnellate di grano tenero. Seguirà l'arrivo della seconda imbarcazione, la 'Simas', salpata dal porto di Odessa, con sosta a Istanbul per i controlli, trasporta un carico di oltre 14 tonnellate di grano tenero».

19.20 – Di Maio, "Senza aiuti a Kiev Putin ai confini della Nato” «Tutti noi diciamo che Putin è inaffidabile. Se non avessimo aiutato gli Ucraini a difendersi ce lo saremmo trovato ai confini della Nato. E sul gas sta ricattando l'Europa». Lo ha detto il ministro degli Esteri e leader di Impegno civico, Luigi Di Maio, a 'Porta a porta'. «Nessuno può pensare che Putin dall'oggi al domani diventi buono e se ne torni a casa», ha aggiunto.

19.05 – Biden a Draghi e altri leader: “Continuare con sostegno a Kiev” Joe Biden ha parlato oggi in videoconferenza con alleati e partner «per sottolineare il continuo sostegno internazionale all'Ucraina, attraverso la fornitura di armi e aiuti economici e l'imposizione di costi alla Russia in risposta alla sua aggressione». Lo fa sapere la Casa Bianca in un nota. I leader hanno anche discusso «della strumentalizzazione dell'energia da parte della Russia e della necessità di un ulteriore coordinamento per garantire forniture energetiche sostenibili e convenienti per l'Europa».

18.45 – Gas: fonti Ue, decisione su price cap slitta a ottobre. La scelta nelle mani dei leader La proposta di introdurre un tetto al prezzo del gas proveniente da gasdotto russo non verrà discussa domani dai ministri europei dell'Energia, la decisione dovrà in ogni caso essere assunta a livello dei leader Ue. E' quanto si apprende da fonti diplomatiche europee. I capi di Stato e di governo europei si riuniranno il 6 e 7 ottobre a Praga per un vertice informale e poi ancora il 20 e 21 ottobre a Bruxelles. Resta da definire in quale di queste riunioni il tema verrà affrontato.

18.20 – Zelensky vede Blinken, visita a Kiev segnale importante Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, ha incontrato il segretario di Stato americano Antony Blinken che oggi si è recato a Kiev in una visita fuori programma. Zelensky ha definito la visita da parte di Blinken un «segnale importante» e una «garanzia» che l'Ucraina potrà «riprendersi i suoi territori», come riporta Interfax Ucraina. «La visita è un segnale importante, una conferma del sostegno alla leadership che esiste oggi tra gli stati del mondo, del sostegno all'Ucraina nella guerra per la nostra libertà, per la democrazia, per il nostro popolo, per la nostra terra. Siamo grati per questo segnale, per il grande sostegno che fornite ogni giorno», ha detto Zelensky rivolgendosi a Blinken e alla delegazione Usa. «Questi sono segnali molto importanti che gli Stati Uniti sono con noi. Per noi, questa è una garanzia che possiamo riprenderci i nostri territori», ha aggiunto il presidente ucraino che ha anche espresso parole di gratitudine per il sostegno del presidente degli Stati Uniti Joseph Biden, dell'intera amministrazione presidenziale degli Stati Uniti e dei rappresentanti del Congresso americano.

17.55 – Kiev: “No a strane proposte mediazione Berlusconi e Merkel” «Le strane proposte di alcuni personaggi per mediare tra Ucraina e Russia dovrebbero essere considerate come un tentativo di utilizzare l'Ucraina come argomento per recuperare consenso nei propri paesi. Ogni mediatore deve avere fiducia, autorità, rilevanza. Di sicuro né Berlusconi né la Merkel ce l'hanno». Lo ha scritto su Twitter, Mykhailo Podolyak, consigliere del presidente ucraino Volodymmyr Zelensky.

17.35 – Mosca, “Stop Ue a accordo su visti è insensato” La decisione dell'Ue di sospendere l'accordo che agevola il rilascio dei visti con la Russia è «apertamente discriminatoria e priva di buon senso»: così la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, secondo quanto riporta l'agenzia Ria Novosti. «La decisione dell'Ue di sospendere completamente unilateralmente il funzionamento dell'accordo tra Russia e Ue sull'agevolazione dei visti del 2006 è priva di buon senso, è apertamente discriminatoria e non risponde agli interessi dei cittadini dei Paesi Ue. Dietro l'assurda affermazione che i turisti russi rappresentano una minaccia per la sicurezza nazionale dei Paesi dell'Ue c'è il desiderio di punire collettivamente i nostri concittadini per il loro patriottismo negli ultimi mesi, il loro sostegno a un'operazione speciale nel Donbass e in Ucraina», ha detto Zakharova durante un briefing.

17.15 – Usa: Austin elude domanda su forniture carri armati tedeschi a Ucraina Il segretario alla Difesa statunitense, Lloyd Austin, ha eluso la domanda di un giornalista che, al termine della riunione del Gruppo di Contatto per la Difesa dell'Ucraina, gli aveva chiesto perché non fosse stato sollevato il tema dei carri armati Leopard che l'Ucraina ha chiesto alla Germania. Austin si è limitato ad affermare che «molto aiuto è stato fornito» a Kiev, che si tratta di «lavori in corso» e che «anche la Germania ha fatto la sua parte». Il governo di Berlino è spesso apparso riluttante a fornire armamenti pesanti all'Ucraina. Ieri il ministro della Difesa tedesco, Christine Lambrecht, ha dichiarato che «é stato raggiunto il limite» e la Germania non è più in grado di attingere alle proprie scorte di armi per rifornire l'Ucraina.

16.55 – Il capo di stato maggiore Usa, Milley: “Russia sconfitta in suoi obiettivi strategici” Le forze armate russe hanno ottenuto «limitati successi tattici in alcune aree dell'Ucraina» ma «nei loro obiettivi strategici sono state sconfitte». Lo ha dichiarato il capo di stato maggiore congiunto degli Stati Uniti, Mark Milley, in conferenza stampa al termine della riunione del Gruppo di Contatto per la Difesa dell'Ucraina a Ramstein, in Germania. «La guerra non è finita», ha ammonito Milley, «la Russia è un Paese grande e ha obiettivi molto ambiziosi sull'Ucraina, dobbiamo continuare a dare all'Ucraina quello che le serve nella sua lotta per la libertà».

16.45 – Mosca, “Kiev annuncia avanzate per fare pressione su Ramstein e controffensiva a Kharkiv per avere altre armi occidentali” Il tentativo di controffensiva ucraina nella regione orientale di Kharkiv, in cui Kiev ha rivendicato diverse avanzate, mira a convincere l'Occidente ad aumentare le forniture di armi. Lo ha dichiarato la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, citata dalla Tass, facendo riferimento alla riunione del Gruppo di contatto sull'Ucraina nella base americana di Ramstein, in Germania. «Fanno di tutto per convincere i partecipanti a questo incontro della necessità di aumentare le consegne militari, a partire dalle forniture di armi offensive aggiornate», ha affermato Zakharova, secondo cui «Zelensky è pronto a tutto pur di mantenere il sostegno militare e finanziario degli Stati Uniti e dei suoi alleati».

16.25 – Kiev, “Bene Ramstein, Norvegia ci darà missili Hellfire” «Altre buone notizie da Ramstein: la Norvegia fornirà missili Hellfire e attrezzature per la visione notturna all'esercito dell'Ucraina: questo sarà molto utile nella nostra battaglia contro gli invasori russi». Così su Twitter il ministro della Difesa ucraino Oleksii Reznikov. «Ho avuto un incontro molto produttivo e stimolante con Jens Stoltenberg», ha aggiunto. «La Nato intende organizzare un addestramento basato sugli standard della NSPA - l'agenzia di acquisti degli armamenti dell'Alleanza - per l'Agenzia per gli acquisti della Difesa». Reznikov ha poi pubblicato una foto in cui Stoltenberg maneggia un regalo. Ovvero, secondo il ministro, «un frammento di un missile da crociera russo Kalibr che ha preso di mira Kiev».

16.06 – Mosca, nostri soldati hanno soccorso reporter italiano

"Avendo visto un'auto civile esplodere su una mina, i militari russi, nonostante il pesante fuoco proveniente dalle postazioni ucraine, si sono mossi verso il veicolo e hanno tirato fuori Mattia Sorbi dall'auto in fiamme. Sul posto, i militari russi gli hanno prestato i primi soccorsi per poi portarlo al sicuro, prima dell'arrivo dei sevizi di emergenza". Lo ha detto il ministero della Difesa russo, come riporta Tass, in riferimento al ferimento del reporter italiano Mattia Sorbi in Ucraina in seguito all'esplosione di una mina che ha fatto saltare in aria l'auto sulla quale viaggiava.

16.01 – Erdogan, Europa nel panico per gas, si trovi soluzione La crisi del gas dovuta alla guerra in Ucraina rischia di creare grossi problemi all'Europa: lo ha ricordato il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, esortando indirettamente l'Ue, criticata duramente ieri, a cercare il dialogo con la Russia. "I prezzi dell'energia stanno salendo. L'Europa intera e' nel panico per trovare una soluzione per l'inverno che sta arrivando. Le cifre aumentano e tutto l'Occidente ha fretta di capire come fare . Spero che i prossimi passi ci aiutino a risolvere questa crisi", ha detto Erdogan da Zagabria dove si trova in visita

15.45 – Morto l'autista del reporter italiano ferito l conducente del veicolo su cui viaggiava il giornalista italiano ferito nella regione di Kherson, Mattia Sorbi, è morto sul colpo nell'esplosione della mina ucraina che ha ferito il reporter. Lo afferma il ministero della Difesa russo, citato dalla Tass.

Secondo la ricostruzione del ministero della Difesa russo, «Mattia Sorbi il 29 agosto è partito verso le posizioni avanzate ucraine accompagnato da due persone con uniformi militari ucraine». Questi ultimi «hanno dato indicazioni al reporter ma hanno nascosto il fatto che la strada lungo la linea di contatto era stata minata dalle forze ucraine». «Scopo della provocazione - aggiunge il ministero della Difesa di Mosca - era aspettare fino a che il giornalista fosse ucciso o dal fuoco russo o da una mina, per poi accusare la Russia dell'uccisione di Mattia Sorbi». Sempre secondo la stessa fonte, quando l'auto su cui si trovava Sorbi è saltata su una mina l'autista è rimasto ucciso mentre il reporter è stato «ferito gravemente». A quel punto i militari russi sono avanzati e «lo hanno estratto dalla vettura in fiamme». Sorbi, aggiunge il ministero, è ricoverato in terapia intensiva con ferite multiple da schegge e le sue condizioni sono "stabili".

15.29 – Lagarde: con razionamenti gas crescita negativa nel 2023 La guerra in Ucraina «resta un rischio significativo per la crescita, soprattutto se le imprese e le famiglie devono affrontare il razionamento delle forniture energetiche« che, nello scenario negativo di stop del gas russo preso in considerazione nelle nuove stime, porterebbe a una crescita negativa nel 2023. Lo ha detto la presidente della Bce Christine Lagarde, spiegando che «la fiducia potrebbe deteriorarsi ulteriormente e i vincoli dal lato dell'offerta potrebbero peggiorare nuovamente» e anche i costi energetici e alimentari potrebbero rimanere alti. Nello scenario base l'economia crescerà dello 0,9% nel 2023.

15.25 – Il segretario di Stato americano Blinken: a fianco di Kiev finché sarà necessario «Il presidente Joe Biden ha messo in chiaro che sosterremo il popolo ucraino fino a quando sarà necessario, ho ribadito questo messaggio al presidente Volodymir Zelensky e al suo team oggi a Kiev, che resta e resterà la capitale di una Ucraina sovrana e indipendente»: lo ha detto il segretario di Stato americano Antony Blinken in visita a Kiev, annunciando altri 2,8 miliardi di aiuti, di cui 2,2 miliardi come investimenti a lungo termine per la sicurezza dell'Ucraina e di 18 suoi vicini, e 675 milioni del Pentagono per altre armi e munizioni a Kiev.

15.20 – Ucraina: Draghi e Heger, convinto sostegno a Kiev

15.00 – Ucraina: dal 19 settembre nuova stretta Baltici e Polonia su visti russi Estonia, Lituania, Lettonia e Polonia hanno sottoscritto un accordo per vietare dal 19 settembre l'ingresso ai cittadini russi anche in possesso di visti Schengen validi per turismo, sport, cultura e affari. «Le misure nazionali basate sull'accordo comune entrerà in vigore dal 19 settembre in ogni paese - si legge nel testo -. Le misure sono adottate per proteggere la e la sicurezza complessiva interna e di salute pubblica, così come lo spazio comune Schengen. Continuiamo a cercare un approccio comune a livello Ue e a chiedere alla Commissione europea di proporre misure restrittive sui visti e in entrata che siano implementate da tutti gli Stati membri Ue e dell'area Schengen».

14.46 – Esercito Kiev: ripresa parte del Donbass e del Sud L'esercito ucraino ha affermato che ha ripreso il controllo di parte del territorio del Donbass e del Sud.

14.15 – «Sto bene, sono al sicuro». Parla il reporter italiano ferito, Mattia Sorbi Con un post si Facebook, Mattia Sorbi, il reporter italiano ferito in Ucraina rassicura tutti: «Sto bene e sono al sicuro. Cari amici, grazie moltissime per la vostra solidarietà e per tutto l'affetto che state dimostrando in questi giorni, preoccupati per la mia assenza di contatti ma purtroppo le difficoltà di comunicazione in Ucraina mi hanno impedito di essere on line come al solito. Probabilmente sarà così ancora per qualche giorno, ma l'importante è non avere problemi. Sto raccogliendo tante storie da raccontarvi e non mancherò di farvi sapere».

14.12 – La Banca centrale dell’Ucraina lascia i tassi fermi al 25% La Banca centrale Ucraina ha lasciato invariato il principale tasso di interesse al 25%. «Nelle condizioni attuali, questo livello di tasso di riferimento è sufficiente per mantenere la stabilità del tasso di cambio e gestire i processi inflazionistici- sottolinea l'istituto in una nota-. Se necessario la banca è pronta ad aumentare il tasso chiave al di sopra del livello attuale e ad applicare misure aggiuntive per proteggere le riserve internazionali e mantenere gestibili i processi inflazionistici».

14.09 – Donetsk, donna uccisa dai bombardamenti delle forze di Kiev Una donna è morta a causa dei bombardamenti ucraini nel distretto Kirovsky di Donetsk. Lo ha reso noto il sindaco della città, Alexei Kulemzin, secondo quanto riporta l'agenzia Tass. «Durante il bombardamento del distretto di Kirovsky, una donna nata nel 1940 è morta», ha scritto Kulemzin sul suo canale Telegram.

14.04 – Drone kamikaze delle forze di Kiev sul tetto del comune di Energodar Le forze armate ucraine hanno cercato di far saltare in aria con un drone kamikaze l'edificio amministrativo di Energodar, città dove si trova la centrale nucleare di Zaporizhzhia. «Alle 13 ora di Mosca, a seguito della caduta di un drone kamikaze con un ordigno esplosivo improvvisato, si è verificata un'esplosione sul tetto dove sono collocati i condizionatori d'aria. In seguito è scoppiato un incendio», ha affermato il servizio stampa dell'amministrazione comunale.

13.51 – Italiani più filoputiniani d'Europa. Quasi uno su tre ritiene Ue e Usa responsabili della guerra Sono gli italiani a dichiararsi i più “filoputiniani” d'Europa: quasi uno su tre, il 27%, ritiene che la stessa Ue e gli Usa, con l'Ucraina, siano i maggiori responsabili dello scoppio del conflitto, più degli altri paesi europei (lo pensano il 20% dei tedeschi e un 5% degli inglesi). Il 35% imputa a noi anche il principale ostacolo per arrivare alla cessazione delle ostilità. È quanto emerge dal Rapporto Coop 2022, sui consumi e gli stili di vita degli italiani, presentato oggi a Milano. Sebbene il 37% degli intervistati si dichiari favorevole a mantenere una posizione comune con gli altri paesi Nato, un 26% crede sia necessario assumere una posizione autonoma. Se nel 2021 il valore dell'interscambio commerciale tra Italia e Russia si attestava a 25 miliardi di euro, (+12% rispetto al 2017) e gli investimenti diretti degli italiani in Russia ammontavano a 11,5 miliardi, nell'anno in corso la bilancia commerciale pende ancor più a favore della Russia: aumentano del 142% le importazioni mentre calano del 18% le esportazioni. Secondo le stime del centro studi Coop, in generale, la democrazia è sempre più a rischio: il 40% del Pil globale arriva da Paesi non liberi.

13.45 – Esperto: “La Russia perderà guerra economica. Putin si stava preparando da anni con azioni mirate” «La Russia non è in grado di vincere questa guerra economica: la perderà, ma questa sconfitta sarà scaglionata nel tempo. Ogni giorno di indebolimento del potenziale economico della Russia significa aumentare la nostra sicurezza come Paese», ha detto il presidente del Fondo di Sviluppo Polacco (Polski Fundusz Rozwoju, ndr), Pawel Borys, intervistato nello studio Interia al 31° Forum Economico di Karpacz in Polonia. Secondo Borys le sanzioni occidentali stanno funzionando. «L'entità della recessione nell'economia russa - ha spiegato - sarà di circa il 10%. Il PIL della Russia è di 1.483 miliardi di dollari, ovvero le perdite ammonteranno a circa 150 miliardi di dollari. Vi ricordo che l'intero Pil dell'Ucraina è di circa 150 miliardi di dollari. Quindi queste perdite in termini nominali sono maggiori per la Russia che per l'Ucraina». Per Borys «Putin si sta preparando a questa guerra da diversi anni». E lo certificano le misure attuate come la «costruzione di un fondo di riserva, l'allontanamento dal dollaro e l'avere portato il suo debito a uno dei più bassi al mondo. Tutto questo è stato fatto in modo che la Russia non perdesse l'accesso ai prestiti». Tra le altre misure prese in questi anni l'economista ha ricordato «la conversione delle riserve valutarie in yuan cinese e oro. E la ricostruzione di alcuni settori industriali, soprattutto nella lavorazione agricola, per diventare indipendente dal punto di vista alimentare. Alcuni anni fa, la Russia importava grano, ora lo sta esportando». «Putin si sta preparando per questa guerra da anni - ha ribadito - e anche se vorremmo che le sanzioni fossero devastanti e la Russia fallisse, così da non potersi permettere questa guerra, purtroppo Putin può permettersela perché trova altre direzioni per la vendita di petrolio e perché vende ancora gas in Europa. Tuttavia, passo dopo passo, sta perdendo il suo potenziale economico, e con un'economia 10 volte più piccola della scala europea e 20 volte più piccola dei paesi della Nato, la Russia non è in grado di vincere questa guerra economica».

13.37 – Kiev: “Uccisi ieri 640 soldati russi, in totale sono 51.259” Le forze armate ucraine affermano di aver ucciso 640 soldati russi nella sola giornata di ieri. Il dato appare nel bollettino giornaliero dello stato maggiore di Kiev, secondo il quale l'esercito di Mosca ha perso in totale 51.250 uomini dall'invasione del 24 febbraio. Per quanto riguarda gli armamenti, l'esercito ucraino afferma di aver distrutto in totale 2.112 tank (+15 ieri), 4.557 (+37) veicoli corazzati, 1.126 (+32) sistemi di artiglieria, 305 (+5) lancia missili multipli, 159 (+3) sistemi anti aerei, 239 (+2) aerei, 210 (+2) elicotteri, 884 (+4) droni a livello tattico, 214 missili da crociera, 15 navi da guerra/imbarcazioni, 3.344 (+24) veicoli e autocisterne per il carburante, 110 (+1) unità di equipaggiamento speciale.

13.29 – Ministero della difesa di Kiev: “Grazie Usa per il sostegno convinto” «Prima buona notizia da Ramstein 5! Un'altra tranche di assistenza alla sicurezza Usa per l'Ucraina, 675 milioni di dollari, che includeranno obici, pezzi di artiglieria, Humvees, ambulanze blindate, sistemi anticarro e altro. Grazie al presidente degli Stati Uniti, al segretario alla Difesa Usa e al popolo americano». E' quanto scrive in un tweet il ministro ucraino della Difesa, Oleksii Reznikov, dopo l'annuncio arrivato da Lloyd Austin all'inizio dei lavori del gruppo di contatto per il supporto alla difesa dell'Ucraina dove il conflitto è giunto al settimo mese dopo l'invasione russa. In un precedente tweet Reznikov scriveva di aver «iniziato la giornata con un incontro con i grandi amici dell'Ucraina Austin e il generale Mark Milley» ribadendo «l'apprezzamento per il sostegno convinto degli Usa all'Ucraina».

13.21 – Reporter italiano ferito in Ucraina. Farnesina: “Sta bene, lavoriamo per farlo rientrare in Italia appena possibile” Mattia Sorbi, un giornalista italiano freelance, è stato ferito in Ucraina. Alla Farnesina riferiscono di essere «in contatto costante con il giornalista coinvolto nell'incidente: è curato, abbiamo notizie positive sullo stato di salute, ha poca copertura per comunicare ma dispone di un contatto libero. Stiamo lavorando per farlo rientrare, in sicurezza, in Italia appena possibile».

13.12 – Russi: “Kupyansk esposta ad attacchi, portiamo via donne e bambini” Kupyansk, città ucraina della regione di Kharkiv, «è esposta agli attacchi missilistici delle unità militari ucraine». Lo afferma il capo dell'amministrazione militare nominata dai russi, Vitaly Gantshev. Le forze russe stanno portando via dall'area donne e bambini. «Siamo semplicemente costretti ad assicurare il trasferimento della popolazione, almeno di donne e bambini, perché la città esposta ad attacchi missilistici» degli ucraini, ha detto. Kupyansk si trova all'incrocio di diverse linee ferroviarie e di strade importanti ed è considerata di importanza strategica per i russi. Secondo le notizie che arrivano da corrispondenti di guerra russi e vengono riportate dall'agenzia Dpa, l'esercito ucraino è riuscito ad avanzare di circa 20 chilometri nel territorio controllato dai russi vicino alla città di Balakliya, circa 60 chilometri da Kupyansk.

12.48 – Orban contro le sanzioni, Ue rischia finire in ginocchio «A causa delle sanzioni e della guerra, l'Europa potrebbe rimanere senza energia: sono in vigore 11 mila sanzioni contro la Russia, ma la guerra è ancora in corso e i tentativi di indebolire Mosca sono falliti», ha dichiarato il primo ministro ungherese, Viktor Orban, in un discorso al Bosch Budapest Innovation Campus, assicurando allo stesso tempo che in Ungheria «non ci sarà deficit energetico». Lo riportano i media locali e il portavoce del governo ungherese, Zoltan Kovacs, su Twitter. «Ci saranno gas ed elettricità a sufficienza in Ungheria», il che significa che nessuna fabbrica dovrà essere chiusa. energia, ha promesso il premier di Budapest. Sulle sanzioni contro la Russia, Orban ha affermato di non ritenerle efficaci e ha avvertito che l'inflazione e la carenza di energia causate dalle sanzioni potrebbero «mettere in ginocchio» l'Europa. 

12.39 – Blinken in visita a sorpresa a Kiev Il segretario di Stato americano, Antony Blinken, è arrivato in visita a sorpresa a Kiev. Lo riferiscono i media americani.

12.32 – Mattarella: “Scellerata iniziativa russa in Ucraina” Quella della Russia è «una scellerata iniziativa bellicistica». Così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, durante le dichiarazioni alla stampa al termine dell'incontro ufficiale con il presidente della Repubblica di Albania, Bajram Begaj. Il Capo dello Stato ha auspicato «l'apertura di un negoziato per ripristinare in Europa quella condizione di pace che sembrava irreversibile dopo la seconda guerra mondiale».

12.21 – Estonia, dal 19 settembre divieto di ingresso per  i cittadini russi L'Estonia chiuderà l'ingresso sul suo territorio ai cittadini russi, compresi quelli in possesso di visto Schenghen rilasciati da Paesi terzi, a partire dal 19 settembre. Lo ha annunciato il minstro degli Esteri estone, Urmas Reinsalu, sottolineando che anche gli altri Stati baltici faranno lo stesso. «Non venite in Estonia con visti Schengen, non siete i benvenuti qui!», è l'appello del ministro di Tallin ai russi.

12.08 – Usa, 2 miliardi di dollari per Kiev e per i paesi Ue minacciati dalla Russia Il segretario di Stato americano Antony Blinken ha annunciato nuovi importanti aiuti militari per un valore di oltre 2 miliardi di dollari per l'Ucraina e altri paesi europei minacciati dalla Russia. Blinken ha affermato che l'amministrazione Biden fornirà 2 miliardi di dollari in assistenza militare a lungo termine all'Ucraina e a 18 dei paesi vicini, inclusi paesi membri della Nato e partner per la sicurezza della regione che sono «più potenzialmente a rischio di una futura aggressione russa». Il pacchetto di aiuti annunciato da Blinken si somma a quello da 675 milioni di dollari di armi pesanti, munizioni e veicoli corazzati per la sola Ucraina che il segretario alla Difesa degli Stati Uniti, Llloyd Austin, ha annunciato oggi in Germania.

12.01 – Cremlino: “In corso preparativi per incontro Putin-Xi a vertice Sco” Sono «in corso preparativi» per l'incontro tra il presidente russo, Vladimir Putin, ed il leader cinese, Xi Jinping, a margine del vertice dell'Organizzazione per la cooperazione di Shanghai (Sco) in programma a Samarcanda, in Uzbekistan, il 15 e 16 settembre. Lo ha dichiarato il consigliere presidenziale russo, Yuri Ushakov, citato dall'agenzia di stampa Tass. Sarà un incontro «molto importante per ovvie ragioni», ha aggiunto.

11.56 – Pentagono invia a Kiev Excalibur, il proiettile più preciso. Arma a guida satellitare con 40,5 chilometri di autonomia Il Pentagono ha inviato all'Ucraina il suo proiettile di artiglieria a più alta precisione, l'Excalibur a guida Gps, secondo documenti di bilancio che confermano l'aggiunta non annunciata all'arsenale per combattere l'invasione russa. Finora i funzionari non hanno risposto sull'invio di Excalibur nonostante i rapporti secondo cui era in corso la pianificazione dei rifornimenti e l'uso già in atto dell'esercito di Kiev. L'Excalibur è un'arma a guida satellitare che può colpire entro due metri dal suo bersaglio, è stata usata per la prima volta in Iraq nel 2007 nell'uccisione del leader di al-Qaeda Abu Jurah e dei suoi collaboratori. Utilizzato negli obici da 155 millimetri, l'artiglieria da campo dell'esercito, il proiettile è stato sviluppato in collaborazione da Raytheon Missiles and Defense e Bae Systems Bofor . L'Excalibur a guida di precisione consente ai comandanti di concentrarsi sui bersagli in modo più preciso. Ha un'autonomia di 40,5 chilometri, secondo i documenti. Il Dipartimento della Difesa spenderà 92 milioni di dollari in fondi supplementari approvati dal Congresso «per l'acquisto di munizioni M982 Excalibur sostitutive di quelle trasferite in Ucraina a sostegno dello sforzo internazionale per contrastare l'aggressione russa», secondo un documento di bilancio del mese scorso che non era stato precedentemente divulgato. 

11.34 – Mosca espelle un diplomatico rumeno. “Risposta all'espulsione di un diplomatico russo dalla Romania” La Russia ha deciso di espellere un diplomatico rumeno, Il ministero degli Esteri di Mosca presenta la decisione come una risposta all'espulsione dalla Romania di un diplomatico russo. L'incaricato d'affari rumeno ad interim in Russia è stato invitato al ministero degli Esteri russo l'8 settembre e gli è stata presentata una nota del ministero che dichiarava persona non grata un dipendente dell'ambasciata rumena a Mosca», fa sapere il dicastero russo. L'invasione dell'Ucraina da parte delle truppe russe ha accresciuto le tensioni politiche tra Mosca e Occidente.

11.19 – Ucraina, Austin: “Successi evidenti sul campo di battaglia” L'Ucraina sta ottenendo «successi evidenti sul campo di battaglia». Lo ha detto il segretario alla Difesa statunitense Lloyd Austin all'apertura dell'incontro del Gruppo di contatto per la difesa dell'Ucraina presso la base aerea di Ramstein in Germania.

11.12 – Gas, allungata scadenza del debito per la società Nord Stream 2 La società che gestisce il controverso gasdotto Nord Stream 2 tra Russia ed Europa ha ottenuto oggi una proroga della scadenza di sabato per il pagamento del proprio debito, senza la quale nei prossimi giorni la Nord Stream 2 AG avrebbe rischiato l'avvio della procedura di fallimento. Un tribunale svizzero ha approvato la richiesta dell'azienda di prorogare fino al prossimo 10 gennaio il pagamento delle somme dovute. Si tratta della seconda proroga di questo tipo offerta dal tribunale alla società, le cui prospettive sono cambiate drasticamente dopo l'attacco della Russia all'Ucraina. Berlino infatti ha deciso di bloccare l'approvazione per l'inizio delle operazioni del gasdotto che era vicino al completamento al momento dell'invasione. Nord Stream 2 AG è una filiale della società russa del gas Gazprom. L'estensione dei pagamenti del debito è progettata per proteggere l'azienda da rivendicazioni legali mentre i lavori procedono per cercare di chiarire quali beni effettivamente abbia ancora.

11.09 – Materie prime: risale prezzo grano, timori su carichi Ucraina Prezzi del grano in rialzo per la quarta sessione di fila al Chicago Board of Trade, punto di riferimento internazionale del mercato future dei cereali, dopo il record di ieri sui massimi da quasi due mesi per le preoccupazioni sulle forniture dal Mar Nero. Anche il costo dei semi di soia e' in rialzo, sebbene i guadagni siano stati limitati dalle maggiori esportazioni argentine e dal calo delle importazioni della Cina. 

11.01 – Usa: “Il volto della guerra sta cambiando” In Ucraina «il volto della guerra sta cambiando». Lo ha affermato il segretario alla Difesa Usa, Lloyd Austin, nelle dichiarazioni di apertura della riunione del Gruppo di Contatto per la Difesa dell'Ucraina a Ramstein, in Germania. L'obiettivo dell'incontro di oggi, ha spiegato il capo del Pentagono, è «evolverci» per sostenere Kiev «nel lungo periodo». «I prossimi passi sono una missione di addestramento internazionale per le forze ucraine e l'intensificazione degli sforzi per venire incontro alle esigenze di lungo termine dell'Ucraina», ha annunciato Austin.

10.55 – Russia chiede riunione Consiglio di sicurezza dell’Onu su flusso armi straniere La Russia ha deciso di richiedere per oggi una riunione del Consiglio di sicurezza dell'Onu sulla questione della fornitura di armi straniere all'Ucraina. Lo ha annunciato Vasily Nebenzya, rappresentante permanente della Federazione Russa presso l'Onu. «Proponiamo di discutere le reali minacce alla pace e alla sicurezza internazionali generate dalla fornitura di armi e prodotti militari all'Ucraina da parte di Stati stranieri», ha detto ieri, parlando a una riunione del Consiglio di sicurezza dell'Onu sull'Ucraina, convocata su iniziativa di Stati Uniti e Albania. Il rappresentante permanente russo ha osservato che «la Russia vorrebbe vedere il sottosegretario generale delle Nazioni Unite per il disarmo Izumi Nakamitsu come relatore, cosi' come i rappresentanti della società civile». «Invieremo immediatamente una richiesta in questo senso alla presidenza francese», ha sottolineato il diplomatico.

10.38 – Austin: “Prepararsi a sostegno di lungo periodo”  «Molti mesi dopo il primo incontro del contact group a Ramstein siamo di fronte a un nuovo momento chiave della guerra», ha detto il segretario della Difesa americano Lloyd Austin, aprendo la riunione dei ministri della Difesa della Nato a Ramstein. «Il volto della guerra cambia e così cambia anche la missione di questo contact group», ha sottolineato, affermando che l'Occidente dovrà sostenere l'Ucraina nel lungo periodo.

10.31 – Biden parlerà di aiuti a Kiev con leader G7, Nato e Ue

Il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, parlerà in videoconferenza con i leader del G7, della Ue e della Nato per discutere di un ulteriore sostegno all'Ucraina. Lo riporta Bllomberg, citando fonti che sono a conoscenza del programma. Il segretario alla Difesa Usa, Lloyd Austin, ha annunciato altri 675 milioni di dollari di aiuti militari statunitensi all'Ucraina. «Questa è la ventesima volta dallo scorso agosto che l'amministrazione Biden attinge al materiale delle scorte statunitensi a favore dell'Ucraina», ha affermato Austin nelle dichiarazioni di apertura della riunione del Gruppo di Contatto per la Difesa dell'Ucraina a Ramstein, in Germania. Il nuovo pacchetto, ha spiegato il capo del Pentagono, include obici da 105 millimetri, missili di precisione e munizioni per l'artiglieria.

10.29 – Gb all'Onu: “Mosca tenta di cambiare la demografia in Ucraina” La deportazione di massa dei residenti dei territori temporaneamente occupati dell'Ucraina da parte dei russi potrebbe indicare l'intenzione di Mosca di cambiare la composizione demografica di queste regioni. Lo ha denunciato l'ambasciatrice britannica all'Onu, Barbara Woodward, al Consiglio di sicurezza secondo quanto riferisce una nota della rappresentanza permanente di Londra al Palazzo di Vetro. «Siamo preoccupati per il fatto che la Russia possa effettivamente utilizzare le deportazioni forzate e le evacuazioni nel tentativo di cambiare, con la forza, la composizione demografica di parti dell'Ucraina- ha affermato Woodward-. Chiediamo alla Federazione Russa di consentire alle Nazioni Unite e ad altre organizzazioni internazionali l'accesso immediato a coloro che sono detenuti nei campi e nei centri di detenzione». Il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite si è riunito ieri su richiesta di Stati Uniti e Albania per discutere la deportazione forzata di cittadini ucraini da parte della Russia.

10.23 – Balzo del 50% export russo verso Cina, soprattutto energia. Kommersant, in otto mesi toccati quasi i 73 miliardi di dollari Le esportazioni russe verso la Cina, in gran parte energetiche, hanno avuto un balzo del 50% nei primi otto mesi dell'anno, toccando quasi i 73 miliardi di dollari. Lo riferisce il quotidiano del mondo imprenditoriale russo Kommersant. La fondazione statale russa Roscongress, citata da Kommersant, sottolinea che il 78% delle esportazioni russe verso la Cina consistono in petrolio, gas e carbone, e «si stanno espandendo» in modo regolare.

10.12 – Allarme del Papa: “Rischi di escalation nucleare, è terza guerra mondiale” «La tempesta della pandemia da Covid-19 ci ha costretti a varie limitazioni della vita quotidiana e delle nostre attività pastorali. Ora sembra che il peggio sia passato, e grazie a Dio possiamo ritrovarci. Ma purtroppo l'Europa e il mondo intero sono sconvolti da una guerra di speciale gravità, sia per la violazione del diritto internazionale, sia per i rischi di escalation nucleare, sia per le pesanti conseguenze economiche e sociali. È una terza guerra mondiale “a pezzi”, di cui voi siete testimoni nei luoghi in cui state svolgendo la vostra missione». Così Papa Francesco rivolgendosi in Udienza ai Rappresentanti Pontifici per l'Incontro Triennale in corso in Vaticano dal 7 al 10 settembre.

10.01 – Kiev: “Esercitazioni Bielorussia attraversano il nostro confine” Il ministero della Difesa della Bielorussia ha affermato che i suoi militari condurranno esercitazioni nelle regioni del Paese al confine con l'Ucraina e la Polonia e le sue regioni di Minsk e Vitsebsk. Secondo il vice capo di Stato Maggiore ucraino Oleksii Hromov, le esercitazioni si concentreranno sull'attraversamento del confine con l'Ucraina e interesseranno parti del Paese che la Bielorussia considera «territori perduti», includendo potenzialmente parti delle oblast ucraine di Volyn, Rivne e Zhytomyr. Tuttavia, Hromov ha affermato che le possibilità di un'offensiva bielorussa in Ucraina rimangono basse.

9.44 – Kiev: “Armi a lungo raggio per vincere” Kiev insiste sulla richiesta di armi a lungo raggio con il conflitto giunto al settimo mese dopo l'invasione russa dell'Ucraina. «Aumentare il lungo raggio è la nostra missione - ha scritto stamani su Telegram Andriy Yermak, capo dello staff del presidente ucraino - Il lungo raggio dà vita alla simmetria. Ed è la base del successo nel confronto con l'aggressore».

9.28 – Letta: “Solo le sanzioni fanno male a Putin, sono giuste” «Le sanzioni sono la sola cosa che a Putin fa veramente male. L'unica risposta possibile è quella economica, e le sanzioni sono la risposta giusta. Noi abbiamo una difficoltà sul prezzo della energia e le misure che si vareranno le supereranno», dichiara a Radio Capital il segretario del Pd Enrico Letta. Quanto alla prospettiva di una commissione parlamentare di inchiesta sulle ingerenze della Russia nella campagna elettorale, Letta osserva: «Sapere cosa significa Putin per il nostro sistema è giusto e quindi bisogna accendere i riflettori sulle ingerenze russe sul sistema italiano. Quello che fa luce è giusto».

9.11 – Spenta quinta unità di alimentazione della centrale di Zaporizhzhia A causa del cedimento delle linee elettriche è stata presa la decisione di spegnere la quinta unita' di alimentazione della centrale nucleare di Zaporizhzhia. Lo ha annunciato Aleksander Volga, capo dell'amministrazione filorussa di Energodar, la città dove si trova l'impianto, aggiungendo che la sesta e ultima unità funziona «solo parzialmente». «La situazione è sotto controllo», ha assicurato in un'intervista al canale russo Rossiya-24. Volga ha fatto sapere che oggi una commissione apposita deciderà la modalità di funzionamento della centrale e ha riferito che non è stato ancora possibile ripristinare le linee elettriche danneggiate a Novaya Kakhova e altri centri urbani.

8.59 – Mariupol, lettera Ї dappertutto,simbolo resistenza cittadini La lettera ucraina Ї, diventata un simbolo della resistenza all'occupazione russa in tutta l' Ucraina, è stata dipinta su numerosi monumenti e statue pubbliche a Mariupol, secondo i giornalisti nella città meridionale che hanno postato sui social diverse immagini. «La gente dipinge le lettere ucraine Ї sulle strade, irritando gli occupanti. La Ї non c'è nella lingua russa ed è uno dei simboli dell'Ucraina», ha scritto su Twitter un consigliere del sindaco in esilio.

8.53 – Kiev accusa i russi: “A Zaporizhzhia, rapiti i lavoratori Enerhoatom”

Enerhoatom accusa le forze russe che occupano la centrale nucleare di Zaporizhzhia, nel sudest dell'Ucraina, di aver rapito e maltrattato il suo staff. Circa 200 persone sono state prese e l'operatore ucraino non sa dove si trovino alcune di loro, ha detto al gruppo editoriale tedesco Funke il presidente di Enerhoatom, Petro Kotin, aggiungendo che ci sono stati casi in cui lavoratori sono stati torturati e uccisi. Per il personale di Enerhoatom è stato molto difficile continuare il lavoro nella centrale, ha ribadito Kotin, secondo il quale prima della guerra nel sito lavoravano circa 11.000 persone, ridotte a circa mille. L'Aiea ha definito "insostenibile" la situazione a Zaporizhzhia.

8.38 – Onu: “Guerra in Ucraina aggrava il declino del pianeta” Salute, aspettativa e tenore di vita, istruzione: il Covid ha riportato il mondo indietro di cinque anni. Lo afferma un rapporto delle Nazioni unite pubblicato oggi indicando che la guerra in Ucraina potrebbe peggiorare ulteriormente la situazione. Per la prima volta dalla sua creazione più di 30 anni fa, l'Indice di Sviluppo Umano è diminuito per due anni di fila, nel 2020 e nel 2021, tornando al livello del 2016. Secondo il Programma di Sviluppo delle Nazioni Unite (Undp) questo "immenso declino" riguarda più del 90% dei Paesi del pianeta.

8.29 – Summit a Ramstein, Usa verso l’annuncio di nuovi aiuti Il segretario della Difesa degli Stati Uniti, Lloyd Austin, annuncerà oggi ulteriori aiuti militari all'Ucraina per 675 milioni di dollari, nella riunione che presiederà alla base di Ramstein, in Germania, dei ministri della Difesa del Gruppo di contatto sull'Ucraina e in cui rientrano i Paesi della coalizione che sostengono Kiev nella guerra contro Mosca. Il vicesegretario alla Difesa degli Stati Uniti, Colin Kahl, aveva spiegato in precedenza che il nuovo pacchetto di aiuti da Washington comprenderà, tra le altre cose, munizioni aggiuntive per i sistemi missilistici a lancio multiplo Himars. Quella di Ramstein è una conferenza degli alleati internazionali dell'Ucraina guidata dagli Stati Uniti. Il primo incontro di questo tipo è stato organizzato il 26 aprile scosro alla base aerea in Germania. Il formato unisce più di 40 Paesi, la maggior parte dei quali sono membri della Nato e dell'Ue, e hanno al centro il coordinamento degli aiuti militari all'Ucraina per respingere l'aggressione russa. 

8.21 – Missili russi su Kharkiv, otto i civili feriti. Colpito anche un bambino di due anni Nelle ultime 24 ore le truppe russe hanno lanciato cinque attacchi missilistici contro la città orientale di Kharkiv, colpiti anche i distretti di Izium, Chuguyiv e Bogodukhiv: feriti otto civili tra cui un bambino di due anni. Lo riferisce il capo militare regionale Oleg Sinegubov citato dall'Ukrainska Pravda.

7.59 – Rappresaglia russa per il tetto Ue al prezzo del gas La Commissione europea proporrà un tetto al prezzo del gas russo per privare Mosca di entrate e contenere i costi energetici. L'Europa teme difficoltà per l'inverno e in risposta, la Russia ha minacciato di interrompere tutte le forniture in caso di un simile passo. «Non forniremo gas, petrolio, carbone, olio da riscaldamento. Non forniremo nulla», afferma Mosca. L'Europa solitamente importa dalla Russia circa il 40% del suo gas e il 30% del suo petrolio. Tra le crescenti tensioni, Valeriy Zaluzhnyi, comandante in capo dell'esercito ucraino, ha dichiarato che esiste una reale minaccia di utilizzo di armi nucleari da parte della Russia. È inoltre impossibile escludere completamente l'eventualità di un coinvolgimento diretto dei principali Paesi del mondo in un «conflitto nucleare limitato» con la Russia.

7.54 – Mosca attacca l’accordo sull’esportazione di grano che dovrà essere rinegoziato tra due mesi L'Ucraina ha perso l'accesso alla sua principale via di esportazione in seguito all'attacco della Russia via terra, aria e mare. Concepito per contribuire ad alleviare i prezzi alimentari globali aumentando le forniture, l'accordo è stato l'unico passo avanti diplomatico tra Mosca e Kiev in più di sei mesi di guerra. Vladimir Putin ha affermato che l'accordo sta consegnando grano, fertilizzanti e altri prodotti alimentari all'Unione Europea e alla Turchia piuttosto che ai Paesi poveri, che secondo lui era il suo obiettivo originario. «Potrebbe valere la pena di considerare come limitare l'esportazione di grano e altri prodotti alimentari lungo questa rotta», ha dichiarato, aggiungendo che la Russia continuerà a rispettarne i termini. Il patto deve essere rinnovato a fine novembre. L'Ucraina ha dichiarato di attenersi rigorosamente all'accordo e che non ci sono motivi per rinegoziarlo.  Il gruppo di coordinamento con sede a Istanbul che monitora gli accordi afferma che il 30% del carico è stato destinato a Paesi a basso e medio reddito. L'ambasciatrice britannica delle Nazioni Unite Barbara Woodward sostiene che l'Africa ha ricevuto più del 50% delle esportazioni di grano dell'Ucraina nell'ambito dell'accordo Onu.

7.51 – La guerra del gas nella controffensiva ucraina a est Il presidente russo Vladimir Putin ha minacciato di interrompere tutte le spedizioni di energia verso l'Europa se Bruxelles procederà con la proposta di fissare un tetto al prezzo del gas russo e ha suggerito di limitare un accordo mediato dalle Nazioni Unite per le esportazioni di gas ucraino attraverso il Mar Nero. A un forum economico nella regione russa dell'Estremo Oriente, Putin ha ribadito che la Russia non perderà la guerra in Ucraina, che a suo dire è condotta per garantire la sicurezza della Russia e per proteggere gli oratori russi. L'Ucraina è rimasta cauta sulla sua controffensiva nell'estremo oriente, ma il suo generale di punta ha avvertito che la Russia potrebbe ricorrere alle armi nucleari e che altre nazioni potrebbero essere trascinate in una prolungata «terza guerra mondiale».

7.43 – Zelensky: “Nella regione di Kharkiv l’artiglieria ucraina sta mettendo a segno colpi estremamente riusciti” Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha riferito di «buone notizie» dalla regione di Kharkiv, a est di Kiev, affermando che alcuni insediamenti sono stati riconquistati dalle forze russe. Zelenskiy ha citato «i colpi estremamente riusciti nelle aree in cui sono concentrati gli occupanti» e ha detto che l'artiglieria ucraina ha effettuato colpi di successo contro le forze russe nel sud. Il Pentagono ha dichiarato che le forze ucraine compiono «progressi lenti ma significativi» sul campo di battaglia e nel sud fanno meglio rispetto alla Russia. Il comando militare ucraino per il distretto meridionale comunica che le sue forze hanno ucciso 108 soldati russi e distrutto 37 mezzi corazzati in risposta ai bombardamenti e agli attacchi aerei di Mosca.

7.21- Consiglio di sicurezza: “Terrore nei territori ucraini occupati dai russi” Denunciato lo schema di "filtrazione" della Russia, il rappresentante di Kiev all'Onu ha riferito  che gli ucraini costretti a recarsi in Russia o nel territorio controllato da Mosca vengono uccisi e torturati. I cittadini ucraini vengono terrorizzati con il pretesto di una ricerca di persone "pericolose" da parte delle autorità russe. Coloro che hanno opinioni politiche diverse o sono affiliati al governo o ai media ucraini scompaiono in un'area grigia e i bambini vengono strappati dalle braccia dei genitori, ha dichiarato il rappresentante dell'Ucraina al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite.

7.01 – Denuncia di Kiev all’Onu: “2,5 milioni di deportati in Russia” Il vice ambasciatore ucraino presso le Nazioni Unite, Khrystyna Hayovyshyn, ha affermato al Consiglio di Sicurezza dell'Onu, che gli ucraini costretti a recarsi in Russia o nel territorio controllato dalla Russia vengono uccisi e torturati. Hayovyshyn ha detto al Consiglio di sicurezza che migliaia di cittadini ucraini vengono deportati con la forza in «regioni isolate e depresse della Siberia e dell'estremo oriente». Il funzionario ha affermato che 2,5 milioni di persone sono state deportate, inclusi 38.000 bambini. «I cittadini ucraini sono terrorizzati, con la scusa di una ricerca di persone 'pericolose' da parte delle autorità russe- ha detto Hayovyshyn-. Coloro che hanno opinioni politiche diverse o sono affiliati al governo o ai media ucraini scompaiono in un'area grigia. I bambini vengono strappati dalle braccia dei genitori».

00.53 – Esplosione in sede gruppo pro-Putin, no vittime Nessuno è rimasto ucciso o ferito nelle esplosioni avvenute nella sede di 'We are together with Russia' a Melitopol, nella regione ucraina di Zaporizhzhia. Lo ha reso noto il presidente del gruppo pro-Putin, Vladimir Rogov. «Sono tutti vivi, non ci sono vittime. L'edificio ha subito danni materiali», ha spiegato Rogov a media russi citati dall'agenzia Tass. Ha inoltre specificato che le esplosioni sono state due, una di seguito all'altra: la prima doveva servire come "esca" affinché la seconda facesse più vittime, secondo Rogov

00.35 – Ambasciatore italiano all’Onu: Russia faccia tornare ucraini deportati «L'aggressione russa all'Ucraina è una palese violazione del diritto internazionale, ma il sistema di filtraggio dei civili ucraini è una violazione dello 'jus in bello' così profonda come non abbiamo assistito in Europa dalla Seconda Guerra mondiale». Lo ha detto l'ambasciatore Maurizio Massari, rappresentante permanente al Palazzo di Vetro, in Consiglio di Sicurezza: «È fondamentale ribadire il divieto di trasferimenti forzati di civili, indipendentemente dal motivo».

23.35 – Generali ucraini: guerra non finirà da nessuna parte nel 2022 «Ci sono tutte le ragioni per credere» che il conflitto «non finirà da nessuna parte nel 2022». Lo sostengono il comandante in capo delle forze armate ucraine, il generale Valeriy Zaluzhnyi e il tenente generale Mykhailo Zabrodskyi, primo vicepresidente del comitato per la sicurezza nazionale, la difesa e l'intelligence del parlamento ucraino. «Non è previsto un risultato finale certo» nella battaglia contro la Russia e il successo sarà possibile solo aumentando la distanza che l'Ucraina può colpire con i suoi missili, hanno spiegato. «Solo bilanciando il raggio operativo delle armi, disturbando così il suddetto baricentro per il nemico, possiamo arrivare a un punto di svolta nella guerra in corso».

23.27 – Russia chiede riunione all'Onu sulle armi L'ambasciatore russo all'Onu, Vassily Nebenzia, ha chiesto in Consiglio di Sicurezza un'altra riunione per domani dell'organo Onu sull'Ucraina, la terza in tre giorni. «Visto che oggi abbiamo sprecato tempo parlando di fantasie, chiedo alla presidenza francese un altro incontro domani per parlare di armi", ha detto, sottolineando che "siamo favorevoli a parlare di problemi reali».

23.18 – Onu: credibile trasferimento forzato bimbi in Russia L'Onu ha riferito che ci sono «accuse credibili» secondo cui le forze di Mosca hanno trasferito bambini dall'Ucraina alla Russia per l'adozione come parte di trasferimenti forzati e deportazioni su larga scala. «Siamo preoccupati che le autorità russe abbiano adottato una procedura semplificata per concedere la cittadinanza russa ai bambini senza cure parentali e che questi bambini possano essere adottati dalle famiglie russe», ha sottolineato la vice segretario generale Onu per i diritti umani, Ilze Brands Kehris, parlando di «accuse credibili su trasferimenti forzati di bambini non accompagnati nei territori occupati dalla Russia, o nella stessa Federazione».