Epilazione laser e falsi miti: la dermatologa risponde - Humanitas Medical Care

2022-09-24 05:27:10 By : Ms. Lisa Ye

Per eliminare i peli superflui le alternative non mancano: dai metodi più tradizionali e fastidiosi, alle tecniche più sofisticate e a lungo termine. Negli ultimi anni, sempre più persone scelgono di ricorrere all’epilazione laser, attorno a cui ruotano ancora molti dubbi e fake news: proviamo a fare chiarezza con la dott.ssa Marta Brumana, dermatologa Humanitas Medical Care e responsabile dermatologia Humanitas San Pio X. 

Con il termine depilazione si intende l’eliminazione superficiale del pelo, a cui viene troncata la parte che fuoriesce dall’epidermide. Tra i metodi più comuni, rasoi e creme depilatorie: tecniche pratiche e indolori che garantiscono un risultato immediato, ma poco duraturo (il pelo ricrescerà mediamente di 0,3mm al giorno). 

Al contrario, i metodi di epilazione agiscono direttamente sul bulbo, rimuovendo il pelo nella sua totalità. Tra le tecniche più comuni, ceretta, epilatore elettrico, pinzetta e filo arabo. A fronte di un maggior fastidio, garantiscono un risultato più duraturo, sebbene non persistente. 

I trattamenti di epilazione con luce pulsata o laser, invece, affrontano il problema “alla radice” (nel senso più letterale del termine): mirano infatti a distruggere il bulbo del follicolo pilifero bersagliando la melanina presente al suo interno. Entrambi sfruttano energia luminosa (a diverse lunghezze d’onda) trasformata in calore, e assicurano un risultato persistente nel tempo. 

Dal punto di vista fisico, la luce pulsata è una luce, ovvero un insieme di diverse lunghezze d’onda. Al contrario, il laser emette una singola lunghezza d’onda in grado di agire in modalità ultra-selettiva e di raggiungere potenze molto superiori. Quest’ultimo riesce quindi a garantire una maggiore efficacia, in un numero contenuto di sedute. Il laser ad Alessandrite presente in Humanitas Medical Care Murat, in particolare, rappresenta uno degli strumenti più avanzati: l’elevata potenza lo rende utilizzabile esclusivamente da medici appositamente formati, ed è dotato di un sofisticato sistema di raffreddamento per ridurre il fastidio durante la seduta. 

Il trattamento con laser ad Alessandrite, oltre a rimuovere i peli superflui, comporta una serie di ulteriori benefici, spesso trascurati: 

Se il trattamento viene condotto nel modo corretto, con il laser ad Alessandrite gli effetti persistono nel tempo. Pertanto, non risultano necessarie sedute di mantenimento. L’eventuale esigenza di ricorrere nuovamente ad epilazione laser non si lega all’efficacia del dispositivo, bensì ad un’alterazione a livello ormonale del paziente. 

Il laser colpisce la melanina presente nel pelo: in presenza di abbronzatura il trattamento risulterà meno efficace e meno sicuro. 

L’età minima accettata per iniziare la depilazione laser è di 14 anni, anche se è raccomandabile attendere la fine della pubertà. Effettuare il trattamento nei primi anni dell’adolescenza potrebbe dare risultati meno persistenti, poiché – a causa del ruolo degli ormoni nella crescita – il numero dei peli potrebbe nuovamente aumentare. Durante la visita di preparazione sarà comunque possibile valutare il singolo caso. 

Non esistono controindicazioni né per la sicurezza della paziente, né per l’efficacia stessa del trattamento. Nel caso in cui debba essere trattata l’area inguinale, è molto utile utilizzare un assorbente interno.

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